FIERACAVALLI HORSELYRIC 2009

E finalmente giunse il giorno di Venerdì 6 Novembre!

Effettuavo le ultime incombenze di lavoro tra la provincia di Padova e Venezia, sereno ed allegro pensando all'appuntamento serale, al Gala Horselyric di fieracavalli a Verona.
Rientrato a Verona nel pomeriggio, improvvisamente si fa l'ora di prepararsi alla serata e da questo momento si fa avanti la "fregola" dei preparativi, devo entrare nella dimensione Cavallo; ci vuol poco ad abbandonare lo stile professionale.
In breve mi trovo seduto in tribuna, al suo centro e senza impedimenti di visione, per un bel colpo d'occhio su tutta l'arena dello spettacolo.

Lentamente le tribune si animano e negli schermi girano immagini delle edizioni passate. Horselyric è al terzo anno, era stata una novità tre anni fa, facente parte della nuova direzione della manifestazione; quella edizione la persi, ma lo scorso anno la vidi e ricordo che fu uno spettacolo d'alto livello.
Gli speaker iniziano a parlare e a presentare il Gala, in un turbinio di musiche diffuse da un'acustica di molto migliorata rispetto agli scorsi anni. Subito si capisce perchè, questa sera ci sarà una violinista solista che accompagnerà i pezzi migliori, una cantante lirica ed un intervento di un cantante da spettacolo. Il titolo racchiude il tema della serata L'atmosfera dei film capolavoro, la musica e lo spettacolo dei cavalli: una favola moderna, con i cavalli prim'attori.

Scorrono numeri d'alta scuola, delle scenette curiose e piacevoli e la musica grandiosa, colonne sonore di film strepitosi.......il violino che vibra l'aria, la cantante che tocca note di una poesia unica.
Tra un numero e l'altro lo spettacolo ti prende e quando i Minorchini si esibiscono in una courbette con camminata, come solo loro san fare, tutte le tribune vanno in tripudio; anch'io mi spello le mani in una emozione di piacere inebriante.

Grandi cavalieri e stupendi cavalli si alternano, amazzoni e cavalieri d'eccezione si esibiscono con un crescendo di qualità raro a vedersi. Entrano in arena anche gli immancabili Butteri, per la prima volta assoluta con bovine maremmane, dalle corna incredibili da far invidia alle Long Horn Texane. Strette con maestria dai cavalieri i quali con esse si esibiscono in passaggi, volte, dietrofront e galoppi lanciati, con attraversamento della mandria di bovine. A turno singolarmente effettuano i passaggi, con i cavalli lanciati in mezzo alle vacche, senza alcuna esitazione, nonostante che quest’ultime brandiscono le corna minacciosamente..

Improvvisamente, con una lieve melodia entra un cavallo grigio seguito da altri cavalli di razza e dimensioni diverse tra loro, in ordine sparso vagano per l'arena. Ancora un momento ed entra un giovane con splendidi stivali neri da Ecuyer......si mette a correre e crea scompiglio tra i cavalli.....si ferma ed anche i cavalli lo fanno contemporaneamente....ad uno ad uno raggiungono l'uomo e si fermano en place in ordine precostituito senza alcun intervento dell'uomo.

Non ho mai visto Jean-François, e lo speaker non l'ho ha annunciato, ma è per me inconfondibile e sbotto in un :..ecco c'è Jean-François!!!
Debbo averlo sbottato ad alta voce tanto che m'accorgo che gli spettatori vicini mi stanno guardando come se facessi parte del suo staff.
Mi ricompongo, ma dura pochissimo che mi debbo spellare nuovamente le mani nominando il suo nome..

Sta conducendo un lavoro incredibile solo a gesti e voce con tutti i cavalli ben connessi con lui. Poi non è secondo a nessun ginnasta ed esegue salti e capriole sui cavalli e a terra, degne di una prova di corpo libero alle Olimpiadi di ginnastica.
Ma il grandioso deve ancora arrivare; improvvisamente parte da terra di corsa e decolla sui cavalli percorrendoli tutti, senza che questi si spostino di un solo centimetro.

Per scendere, da in piedi sui cavalli, richiama un piccolo pony che arriva dalle quinte ed attraversa la grande arena, molto grande, capace in passato di contenere tutto il reggimento Carabinieri in azione, incredibilmente va a porsi al suo posto per permettere a J.F. di allinearli per statura e poter scendere dalla scala formata dai cavalli. Il tetto dell'arena deve essere costituito da ottimo cemento armato, perche il boato degli spettatori è pari ad un onda di terremoto, incredibile! Un Super Pignon, ha già conquistato tutti. Da questo momento in poi tutti gli spettatori sono con lui estasiati da tanto talento nel preparare e dirigere il suo branco.

La sua prestazione sarebbe già bastante, ormai è l’idolo degli spettatori, ma ecco che con non curanza atterra tutti i suoi cavalli, i quali si sdraiano e rimangono perfettamente fermi, lui passeggia tra loro e poi si allontana, portandosi dal lato opposto dell’arena; il pubblico va in visibilio, applausi e urla, ma i cavalli stanno fermi ed immobili, J.F. riprende a correre e li attraversa senza che questi accennino a muoversi.

Poi a debita distanza ne richiama uno alla voce, il quale s’alza e va verso di lui, mentre gli altri, incredibile, continuano a rimanere a terra fermi e cosi uno dopo l’altro li richiama ed in breve sono tutti attorno a lui in piedi.

A questo punto il suo numero cambia ritmo, da tranquillo che era, diventa incalzante, anche con la musica, egli prende una lunga rincorsa e salta su un cavallo e comincia a galoppare velocemente, come un Centauro, mentre il gruppo degli altri cavalli rimane riunito e fermo. Il pubblico a questo punto si alza in piedi e ritma con le mani, mentre J.F. da un saggio d’equitazione in libertà.

Senza pausa, ormai siamo tutti senza fiato, s’alza in piedi sul cavallo, sempre in piena libertà e poi affiancando il cavallo che lo porta, ad un altro, appoggia un piede per cavallo, e si lancia in un galoppo sul perimetro dell’arena….improvvisamente si ferma e richiama a se un altro cavallo en place e poi, uno alla volta, tutti gli altri, mentre lui sempre in piedi comincia a girare con tutti i cavalli in linea facendo delle splendide conversioni e cambi di direzione; l’apotesosi esplode, e finisce così il suo numero.

Lo spettacolo termina con giochi di fuoco e grandi musiche, io non ho perso d’occhio Jean-François e rapidamente scendo dal palco e lo seguo dietro alle tribune, lui si ferma ad un tavolo improvvisato, giungo da lui e con il mio francese maccheronico, parlo con lui e mi complimento, gli stringo la mano e gli chiedo un suo video e lui gentilmente, come credo d’abitudine, lo apre e autografa il DVD, lo saluto con un Sssuperrr!!! Mi giro e m’impressiona la folla dietro di me, tutti in fila per l’autografo.

Giunto all’Hotel, dove riposerò per la notte, incontro la troupe dei Butteri che si sono esibiti nel Gala, certi marcantoni da oltre cento chili, si parla ancora di cavalli…..

Horselyric Fieracavalli
Verona 06.11.2009.
Wild Eagle

deve essere stato stupefacente....

Poi a debita distanza ne richiama uno alla voce, il quale s’alza e va verso di lui, mentre gli altri, incredibile, continuano a rimanere a terra fermi e cosi uno dopo l’altro li richiama ed in breve sono tutti attorno a lui in piedi

questo mi avrebbe fatto drizzare tutti i peli!!!!!!!!!!!!!
che uomini questi uomini di cavalli......!

Ho letto con molto piacere il report di Wild Eagle sul galà di Verona, soprattutto perchè mi fa piacerissssssssimo che la sua sensibilità sia stata toccata da Jean François. Come gli avevo già detto, vederlo in video è una cosa, ma vederlo in azione dal vivo è tutta un'altra cosa.

Il rapporto che Jean François ha coi suoi cavalli è qualcosa di profondo, che non viene mai meno, neanche per un istante, e non può lasciare indifferenti. I cavalli lui li ha "dentro" e in ogni istante delle sue esibizioni, non si può fare a meno di notare come ogni gesto sia carico di amore autorità e rispetto e i suoi cavalli eseguano serenamente, senza tracce di apatia dovute a meccanizzazione, perchè meccanizzare un metodo addestrativo, significa perdere l'amore e l'ascolto per il cavallo e non si può certo arrivare a fare ciò che fa lui come lo fa lui.